24 Set 2020 Innovabiomed 2020: ricercatori, medici e produttori di dispositivi medici si incontrano a Verona il 26 e 27 ottobre
“Nei prossimi mesi la sanità italiana si gioca il suo futuro per almeno due generazioni; credo e spero che questo futuro possa cominciare ad essere costruito a Verona perché l’incontro fra conoscenza e innovazione sarà cruciale. Nell’ambito del Recovery Fund abbiamo fatto una serie di proposte alla Commissione europea che riguardano la trasformazione digitale del Servizio sanitario nazionale. L’Italia ha talento, creatività e capacità che però devono coordinarsi meglio e credo che da Verona possa partire questo percorso di svilupo”. Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, intervenendo il 23 settembre a Verona alla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di Innovabiomed, il network place per l’innovazione biomedica che si svolgerà in presenza il 26 e 27 ottobre 2020 al centro congressi Palaexpo di Veronafiere, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Innovabiomed è un evento realizzato da Veronafiere, il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia, in collaborazione con distrettobiomedicale.it, il portale di riferimento del Distretto biomedicale mirandolese, il più importante polo biomedicale d’Europa. Partner organizzativo è RPM Media.
Digital health, robotica, stampa 3D, medicina rigenerativa, intelligenza artificiale, oncologia di precisione, aspetti economico-finanziari e investimenti per lo sviluppo del settore sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso dell’evento. Obiettivo dell’edizione 2020, che ha come titolo “Oltre l’emergenza”, è mettere in contatto ricercatori, medici, produttori di dispositivi e loro fornitori, stimolando una riflessione e un confronto sulle nuove frontiere della ricerca medico-scientifica e sugli scenari del settore sanitario, guardando al futuro ma mettendo al centro le innovazioni già applicabili.
Il settore dei dispositivi medici in Italia genera un mercato che vale 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno e conta 3.957 aziende, che occupano 76.400 dipendenti (dati Confindustria Dispositivi Medici). Si tratta di un tessuto industriale diversificato e caratterizzato da un’occupazione altamente qualificata. L’emergenza Covid-19 ha evidenziato l’importanza strategica di questo comparto per garantire la salute e il benessere dei cittadini. Affrontare un virus sconosciuto, infatti, richiede un grande lavoro di ricerca multidisciplinare con importanti ricadute industriali. La risposta delle aziende italiane alle crescenti richieste di dispositivi medici da parte degli ospedali è stata immediata: le imprese hanno intensificato la capacità produttiva, riconvertito, dove possibile, e innovato. Se il biomedicale italiano è un’eccellenza a livello mondiale, per restare tale deve poter contare su un importante lavoro di “sistema”. Servono competenze, investimenti e la massima collaborazione fra i tre settori a cui si rivolge Innovabiomed: il mondo della ricerca scientifica, quello dei produttori di dispositivi medici e le strutture sanitarie utilizzatrici. Alle Istituzioni poi il compito di creare le condizioni per la crescita della filiera e per favorirne la competitività, anche sul piano internazionale.
L’idea del network place di settore nasce grazie all’intuizione del chirurgo Carlo A. Adami, innovatore e pioniere di tecniche chirurgiche e presidente del Comitato scientifico e da Marco Gibertoni, manager nel settore biomedicale. Il Comitato scientifico è composto, oltre che da Carlo A. Adami, da altri tre professionisti di altissimo profilo scientifico: Luigi Bertinato, coordinatore della struttura della Clinical governance e responsabile della Segreteria scientifica della Presidenza dell’Istituto superiore di Sanità; Gino Gerosa, professore ordinario di Cardiochirurgia della Facoltà di medicina dell’Università di Padova, direttore del Centro di cardiochirurgia e del Programma trapianto di cuore e assistenza meccanica dell’Azienda ospedaliera-Università di Padova e presidente della Società italiana di chirurgia cardiaca; Giampaolo Tortora, professore ordinario di Oncologia medica della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e direttore del Cancer center e della Oncologia medica della Fondazione Policlinico universitario Gemelli IRCCS.
Il programma prevede relatori di rilievo internazionale, un’area business con la presenza di aziende altamente innovative e oltre 20 appuntamenti fra convegni, tavole rotonde e workshop. “The Health Care (R)Evolution” è il titolo del convegno inaugurale in programma il 26 ottobre alle ore 9.30. L’emergenza Coronavirus ha messo in evidenza criticità e punti di forza dei sistemi sanitari ponendoci una serie di interrogativi importanti; è giusto chiedersi, quindi, come superare la logica dell’emergenza guardando alle sfide del medio e lungo periodo e come fare tesoro di quanto accaduto, sostenendo l’innovazione. Tra gli eventi della giornata di martedì 27 ottobre: “Salute e sanità fra umanesimo e tecnologia”, in cui si analizzeranno i risvolti sociali ed economici dell’innovazione, il rapporto tra pubblico e privato, aspetti assicurativi e finanziari nonché temi etico-religiosi legati all’evoluzione tecnologica; Virtual hospital, small & big data management and digital health, incontro dedicato al tema della gestione dei dati in ambito sanitario, della telemedicina e delle potenzialità legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Fra gli ospiti dell’evento del 26 e 27 ottobre: Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore scientifico Istituti clinici scientifici Maugeri, presidente del Mission board for cancer della Commissione europea, presidente della World federation of public health associations, coordinatore del comitato scientifico della Fondazione Human technopole, consigliere del ministro della Salute; Mauro Ferrari, presidente e ceo Dxt Inc. e professore di Scienze farmaceutiche dell’Università di Washington; Tommaso Ghidini, responsabile della Divisione Strutture, Meccanismi e Materiali dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea; Carlo Calenda, membro della Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia del Parlamento europeo; Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi Medici; Marco Elefanti, direttore generale Fondazione Policlinico universitario Gemelli IRCCS; Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri; Alberto Minali, membro del Consiglio per l’Economia dello Stato della Città del Vaticano; Giuseppe De Donno, direttore di Struttura complessa pneumologia e Utir Asst Mantova – Ospedale Carlo Poma. A Innovabiomed verrà presentato il francobollo emesso dal ministero dello Sviluppo economico dedicato all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nel centenario della sua fondazione. Per l’occasione è in programma la partecipazione di Grazia Pertile, chirurgo vitreo-retinico, esperta internazionale di patologie retiniche e di terapie innovative, con un intervento dal titolo: “Il trattamento di patologie retiniche che possono portare alla cecità. Prospettive fra retina artificiale, terapia genica e cellule staminali”.
Innovabiomed è un evento patrocinato da Regione Veneto, Provincia di Verona, Comune di Verona, Università di Verona e Università di Padova. Partner di Innovabiomed sono Confindustria Dispositivi Medici che organizza il convegno “Dispositivi medici: le sfide del settore tra regolamenti europei ed emergenza sanitaria” e Confimi Sanità con il convegno “La robotica nella riabilitazione delle persone con disabilità: stato dell’arte e prospettive future”. Sponsor della seconda edizione di Innovabiomed è CPL.
Novità 2020 è il Premio Innovabiomed che verrà assegnato dal Comitato scientifico alla realtà più innovativa fra quelle presenti all’evento, con particolare attenzione alle giovani imprese.
Il programma, in aggiornamento, è disponibile sul sito www.innovabiomed.it. Sempre sul sito dell’evento saranno acquistabili a breve i biglietti d’ingresso.