14 Giu 2018 NUOVE ARMI CONTRO IL TUMORE OVARICO, UN INCONTRO PER FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Oltre 150 persone hanno partecipato il 13 giugno a Villa Tagliata di Mirandola (MO) a un incontro aperto a tutta la cittadinanza per affrontare il tema della prevenzione e della cura del tumore ovarico. Sono circa 5000 all’anno le donne a cui, in Italia, viene diagnosticata una neoplasia ovarica, nella stragrande maggioranza dei casi dopo la menopausa, tra i 50-70 anni.
L’appuntamento, intitolato “Nuove armi contro il tumore ovarico” e’ stato promosso da RAND, azienda del Distretto Biomedicale Mirandolese specializzata nel trattamento di pazienti sottoposti a intervento di chirurgia oncologica e da sempre orientata all’innovazione. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Lions Club Mirandola, Kiwanis, Fondazione Ant, e Circolo Medico Merighi,con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Fra i presenti all’iniziativa molti comuni cittadini, medici e anche alcuni pazienti in cura che hanno portato la loro toccante testimonianza.
“L’incontro è stata l’occasione – spiega Andrea Menghini, Vicepresidente di Rand –per presentare alla cittadinanza di un’importante innovazione nel trattamento chirurgico della patologia oncologica ovarica. Il nuovo trattamento HIPEC (chemioterapia ipertermica) che, come dimostra uno studio pubblicato sul prestigiosissimo New England Journal of Medicine, è in grado di spostare la curva di sopravvivenza libera da recidiva da 34 a 46 mesi, rispetto alla sola chirurgia senza comportare tassi più elevati di effetti collaterali. Questo studio, effettuato su 10 centri ospedalieri olandesi, testimonia un grande passo in avanti nella cura delle pazienti, in particolare in quelle affette da una patologia al terzo stadio. Lo strumento realizzato da Rand, infatti, consente di rimuovere micro-metastasi invisibili all’occhio del chirurgo attraverso una somministrazione estremamente mirata di chemioterapici già in sala operatoria”.
Nel corso della serata sono intervenuti la Dottoressa Laura Cortesi, la Dottoressa Ilaria Di Monte e il Dottor Nicola Cautero di Unimore. A concludere l’incontro è stato l’intervento del Dottor Marcello Deraco, dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
Soddisfazione per la buona riuscita dell’iniziativa è stata espressa dal Dott. Nunzio Borelli, medico di famiglia e presidente del circolo medico “Merighi: “Come Circolo Medico siamo soddisfatti della grande partecipazione all’incontro su un tema così delicato. Era importante dare informazioni chiare su una procedura altamente innovativa che nel nostro Paese è già realtà”.