Covid-19, dispositivi medicali: al via “imPURE”, progetto europeo dal cuore emiliano

Distrettobiomedicale.it, il portale dedicato al Distretto Biomedicale Mirandolese,è una delle sei realtà italiane che partecipano al progetto

imPURE, finanziato dalla Commissione Europea, punta ad abbattere del 90% gli attuali tempi di produzione di dispositivi medicali

Al via il progetto di ricerca europeo imPURE che ha ricevuto un contributo di circa 5,8 milioni di Euro dalla Commissione Europea. Si tratta di uno dei 23 progetti selezionati e finanziati nell’ambito del programma UE Horizon 2020 per fronteggiare le problematiche emerse con il dilagare della pandemia da Covid-19 relativamente alla difficoltà di approvvigionamento di dispositivi medici.

Il rischio di nuove malattie infettive con potenziale pandemico è considerato da anni una delle principali minacce alla sicurezza sanitaria mondiale e Covid-19 ha evidenziato le carenze nella catena di fornitura medica globale, sia a livello di dispositivi di protezione individuale che di strumenti per la cura dei pazienti. imPURE – “Injection Moulding Repurposing for Medical Supplies enabled by Additive Manufacturing” – mira a trasformare le linee produttive di componenti medicali basate sullo stampaggio a iniezione per ridurre i tempi di produzione dalle tre settimane attuali a sole 48 ore, con un abbattimento del 90%. Il progetto si propone di sviluppare un nuovo concetto di produzione estremamente flessibile sfruttando la tecnologia dell’Additive Manufacturing e le più innovative soluzioni digitali fra cui sensoristica di nuova generazione e intelligenza artificiale.

imPURE coinvolgerà complessivamente 19 partner di 8 diversi Paesi europei, coordinati dall’Università Tecnica di Atene. Sono 6 le aziende italiane partecipanti al progetto che ha radici solide in Emilia e in particolare nel Distretto Biomedicale Mirandolese: tra i partner c’è infatti distrettobiomedicale.it, il portale di proprietà della società A.N.G. che dal 2014 mette in contatto le aziende del settore favorendo lo sviluppo di relazioni orientate all’innovazione. Nell’ambito di imPURE, distrettobiomedicale.it sarà impegnato nell’implementazione della catena di fornitura, nell’attività di networking a livello nazionale ed europeo e nell’organizzazione e partecipazione a eventi tematici. Fanno parte del “team” italiano di imPURE anche Sidam di Mirandola, Iungo di Modena, Warrant Hub di Correggio (Re), Stil Gomma di Bergamo e Producta di Macerata.

Fra le attività che compongono il progetto imPURE c’è l’istituzione di una task force dedicata alla catena di approvvigionamento di materie prime che dovrà identificare, reperire, allocare e fornire i materiali necessari per la produzione di dispositivi medici. La supply chain verrà poi mappata attraverso una piattaforma in grado di rispondere a esigenze specifiche di ospedali e operatori sanitari, classificando i fornitori, monitorandone le performance e tracciando lo stato di attività in tempo reale.

 

(Foto pixabay.com)